Spesso, quando si parla di persuasione o di persuasori, si prova disagio. Si pensa a qualcosa di manipolatorio o di oscuro. In realtà la persuasione non è altro che una strategia o un procedimento per ottenere un’approvazione.
La “comunicazione persuasiva” fa parte di un approccio qualitativo. Essa non è altro che la capacità di motivare gli altri ad ascoltare, a riflettere sulle nostre ragioni senza chiudersi o difendersi a priori. Quando si parla, quindi, di comunicazione persuasiva ed efficace bisogna dedicarsi alla comprensione di chi ci sta di fronte e a costruire con lui una relazione vincente, con un’alleanza che permetta di equilibrare le forze in gioco nella negoziazione e di uscire soddisfatti da una trattativa con un cliente, una moglie, un marito, un figlio, un amico o, semplicemente, con noi stessi.
Nella comunicazione persuasiva si crea una sinergia con i propri interlocutori che si sentono capiti, a proprio agio e questo permette di concludere un accordo in modo vantaggioso, di stringere una relazione soddisfacente per tutti. Per poter operare in tal senso bisogna aver conquistato una propria libertà interiore, cioè quella indipendenza da fattori che condizionano il nostro agire verso gli altri e verso noi stessi, cioè le nostre credenze limitanti.
Saper comunicare in modo efficace significa conoscere se stessi per poter meglio interagire con gli altri. Affinché questo avvenga è necessario che i tre canali della comunicazione – verbale, paraverbale (tono, ritmo e volume della voce) e non verbale o linguaggio del corpo – siano congruenti tra loro. Se ad esempio il vostro interlocutore dice in tono convinto di essere felice di vedervi e l’espressione del suo viso esprime, invece, noia o indifferenza, la non congruenza tra il verbale e paraverbale da una parte e il non verbale dall’altra, vi può portare a concludere (inconsciamente) che c’è qualcosa che non va in quello che dice, che sta mentendo. Questo non fa altro che sottolineare che, per effettuare una comunicazione che influenzi chi ci ascolta, bisogna fare molta attenzione che i tre canali comunicazionali siano tra loro allineati.
Obiettivi
- Migliorare le proprie capacità organizzative, a partire da quella di entrare in sintonia.
- Ampliare la propria mappa del mondo in modo da uscire dal solito stereotipo “il giusto modo di vedere le cose è il mio e non il tuo”.
- Essere più flessibili in modo di acquisire la capacità di capire gli altri e particolarmente le loro credenze limitanti e aiutarli a superarle, dopo averlo fatto su noi stessi.
Destinatari
Manager, medici, psicologi, insegnanti, venditori, quanti sono a diretto contatto con gli altri, ma anche chi vuole migliorare il rapporto con gli altri e con se stessi! Tutti coloro che si sono resi conto che investire su se stessi è la scelta migliore!
Sono previsti crediti ECM.