Storia del bacio, dalle caverne a Hollywood

Questa settimana la Dott.ssa Terry Bruno, psicologa e psicoterapeuta, ci parla di un argomento leggero e “appassionante” insieme: il bacio. Ovvero, storia e fisiologia della manifestazione d’amore più comune insieme più misteriosa dell’umanità. Leggete e diteci cosa ne pensate.

“Un bacio, insomma, che cos’è mai un bacio? Un apostrofo rosa fra le parole “t’amo”(….)un segreto detto sulla bocca”. Così scriveva Edmond Rostand nella sua opera Cyrano de Bergerac. È un piccolo gesto, il più semplice e naturale del mondo. Di baci ne esistono tanti e tutti con un diverso significato. C’è il bacio accademico che non va confuso con il bacio di saluto, come è diverso il bacio di Giuda dal bacio tra due amanti. Può essere silenzioso ma molto spesso emette un caratteristico rumore, che nei fumetti viene espresso, attraverso il linguaggio onomatopeico, con uno smack. I posti dove esso può essere dato sono tantissimi: sulle labbra, sulle guance, su un anello, su una mano, sui genitali, su qualsiasi altra parte del corpo. Ma non solo lo si può dare, lo si può ricevere anche in contemporanea e può essere asciutto o bagnato, nel caso della presenza di saliva. Lo si può dare per affetto, per amicizia, per amore, per rispetto, per accordo, per obbedienza e superiorità. Qualunque sia la motivazione e la modalità del bacio, esso si realizza sempre nello stesso modo: avvicinando le labbra. Un gesto che diventa il simbolo della complicità e dell’intimità e che, molto spesso è l’anticamera dell’amplesso. Le relazioni si costruiscono intorno al bacio, anche se ha un significato diverso per gli uomini e per le donne. Mentre per gli uomini è il primo passo verso il rapporto completo, per le donne è qualcosa di a sé stante, un qualcosa che può anche pregiudicare l’instaurarsi di una relazione, se emergono incomprensioni a fior di labbra. Questo diverso modo di vedere non deve essere sottovalutato in quanto non è detto che rispondere ad un bacio significhi sempre un lascia passare per altro. Molto spesso il primo bacio ha una valenza diversa rispetto al primo rapporto sessuale: rimane impresso nella memoria con dovizia di particolari. Esiste un ancoraggio emozionale che fa rivivere l’esperienza del primo bacio come se la si stesse rivivendo in quel momento. Sono le donne coloro che riescono a descrivere mirabilmente e con nostalgia quel momento, molto più rispetto al primo amplesso.

Già cinquemila anni fa, secondo gli scritti lasciati dai sumeri e indiani, l’essere umano ha sempre usato le labbra per scambiarsi segnali. Secondo l’etologo inglese Desmond Morris, le madri svezzavano i propri figli masticando cibo e dandolo, con un bocca a bocca che implicava una serie di reciproche pressioni della lingua e delle labbra, imitando la modalità attuata dagli uccelli. Questo benessere arcaico e la sensazione di gratificazione sarebbero ritrovati dagli amanti che si esplorano vicendevolmente la bocca con la lingua. È un ritornare indietro a quella nutrizione bocca a bocca che rafforzerebbe il legame e la confidenza, a quel primo e indimenticabile rapporto fisico con la persona per noi importante: la mamma. Freud asseriva che attraverso esso si recupera il soddisfacimento dell’oralità della prima infanzia.

La stessa modalità la ritroviamo nel bacio alla francese prorompente di sensualità, che consiste nel baciare a bocca aperta l’altra persona, muovendo vigorosamente le lingue e spesso con scambio di leggeri morsi sia sulle labbra che sulla lingua stessa ed è, quasi sempre, scambiato a occhi chiusi. Il bacio alla francese avvicina all’atto sessuale vero e proprio, cioè è uno dei preliminari, e spesso i più giovani iniziano a scoprire il sesso tramite questo tipo di bacio. Interessanti sono le varie definizioni che i latini davano del bacio: l’osculum rappresentava il rispetto ed era usato per l’amore filiale, il basium indicava affetto ed era usato per le mogli e il savium era l’espressione della libidine e si scambiava con le prostitute.

Ma il bacio oltre a scatenare il desiderio, l’esaltazione e l’euforia in seguito all’aumento della produzione di dopamina, allontana lo stress in quanto si ha un abbassamento del cortisolo che invece aumenta in situazioni di pericolo ed ansia. Baciarsi fa bene! Più lungo è il bacio e più intensamente il testosterone, attraverso la saliva, eccita la donna. Sembra, inoltre, che chi si bacia spesso ha proprio una diminuzione di cortisolo, per cui allontana lo stress e ha il rilassamento. Inoltre con il bacio, secondo alcuni ricercatori giapponesi, si ha anche uno scambio di anticorpi per cui si rafforza il sistema immunitario.

Questo gesto così semplice e naturale è sempre stato al centro della fantasia artistica, letteraria e cinematografica. Lo ritroviamo nell’Inferno dei lussuriosi di Dante tra Paolo e Francesca: ”la bocca mi baciò tutto tremante”. In queste poche parole si ha la possibilità di percepire l’ansia dei due corpi che fremono e di due labbra che si cercano. O l’indimenticabile e appassionato bacio descritto da Shakespeare tra Romeo e Giulietta o quello fatale e disperato tra Otello e Desdemona morente. Ma anche artisti come Francesco Hayez che ha immortalato un appassionato bacio tra due giovani su una tela conservata nella pinacoteca di Brera, un’icona del romanticismo, che ritroviamo su scatole di cioccolatini o citato dal regista Luchino Visconti in una scena del suo film Senso. E cosa dire de “Il Bacio” dipinto da Gustav Klimt che segna una pagina unica nella storia dell’erotismo più sottile e raffinato, in cui vi sono allusioni sessuali come l’ovale che contorna i due amanti e ricorda la forma del fallo o il ventre femminile.

Si potrebbe parlare e scrivere per ore sul bacio, su questa esperienza che tutti quanti noi viviamo nella nostra vita, su come ogni donna cerca di attirare l’attenzione sulle proprie labbra colorandole col rossetto, una volta necessariamente rosso, senza sapere che è un modo per ricordare il colore rosso delle bacche e dei frutti più maturi nella foresta, fondamentali per la propria sopravvivenza. È un riflesso rimasto nei nostri circuiti ancestrali che le donne portano da millenni dentro di sé e gli uomini, come il miele fa con le api, ne rimangono attratti.

Non dimenticate, quindi, di baciare e di lasciarvi baciare… in un turbinio di emozioni e di benessere che vi lascerà… senza fiato.

Come vivi il bacio?

Ricordi il primo bacio?

Raccontala tua storia…

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