«Un apostrofo rosa fra le parole t’amo», i celeberrimi cioccolatini avvolti nella stagnola con le stelle blu, l’altrettanto noto quadro di Hayez, decine di scene cinematografiche o letterarie impresse indelebilmente nella memoria di tutti noi: resta il fatto che baciare appassionatamente la persona amata è una delle esperienze più emozionanti e gratificanti che siano date agli essere umani. Ma cos’è il bacio e perché ci piace tanto?
Ne parliamo con Terry Bruno, psicologa e psicanalista: «Il bacio è un piccolo atto che spesso compiamo in varie occasioni: per affetto, per desiderio sessuale, per amicizia, per obbedienza, per rispetto, per gioco o per impressionare qualcuno. In qualunque modo lo si dia è in grado di comunicare qualcosa, consciamente o inconsciamente, e si realizza sempre nello stesso modo: avvicinando le labbra. Un gesto che diventa il simbolo della complicità e dell’intimità e che, molto spesso, è l’anticamera dell’amplesso».
Anche se secondo Terry il «vecchio» modo d’intendere il bacio «è stato sostituito da un qualcosa di più esplicito e diretto: il rapporto orale che avviene sempre più precocemente, nei parchi, nei bagni delle scuole, tra ragazzi di 13-14 anni». I giovanissimi sono interessati solo al sesso sfrenato e magari anche senza protezione, quindi? «Non necessariamente: anzi in quest’epoca in cui tutto sembra essere arido e senza sentimenti, in cui si viola senza alcun freno la libertà altrui, il bacio sta assumendo un significato diverso tra i giovanissimi, senza più essere per forza un preludio verso qualcosa di più erotico». E aggiunge: «Trovo meraviglioso che i giovani si bacino ancora. Cambiano i tempi, cambiano le generazioni ma l’amore resta sempre il ponte che unisce due persone innamorate, di qualunque sesso esse siano».
Insomma, tutte ricordiamo il primo bacio, l’emozione di sentire le labbra del nostro primo amore contro le nostre. Che non sempre, a dire il vero, è un ricordo piacevole: ho sempre pensato che baciare è un ‘arte che solo pochi sanno praticare, un dono di natura quasi. Ce ne sono tanti che proprio non ci sanno fare, che scambiano un momento di tenerezza e passione per un assalto all’arma bianca (nel senso dei denti) e soffiano e aspirano che manco l’ultimo modello del Folletto.
Continua Terry: «Quando incontriamo una persona che ci piace, ciò che desideriamo di più è baciarla e tenerla tra le braccia. Una bellissima espressione del nostro sentimento e della nostra emozione che purtroppo col passare del tempo si esaurisce sempre più. Nei rapporti lunghi, anche tra amanti ormai consolidati con una quotidianità sempre più presente, il bacio scompare o tutto al più diventa quasi come fra fratelli o sorelle. Certo non è un problema, ma si va perdendo quella forma di coinvolgimento e di turbamento che andrebbe mantenuta sempre viva. Se viene dato con passione, amore, partecipazione, il bacio può risultare persino più intrigante, appagante del rapporto sessuale. Quante volte un rapporto sessuale risulta essere vuoto e deludente, se non anche frustrante, se non siamo baciati da lui o da lei. Ci si sente usati, oggetto solo di un piacere momentaneo in cui non riscontriamo un’emozione o un sentimento».
In effetti, è vero, spesso gli uomini danno il meglio di sé, anche a letto, solo le prime volte: fuochi d’artificio e effetti speciali per stupire. Poi con l’andare del tempo, tristemente, spesso (non sempre, va bene, non sempre) si rilassano e magari anche baciarti diventa un impegno insostenibile, una specie di fatica emotiva. E allora sì che ti senti usata e infelice, che ti sembra di non contare niente (e spesso è proprio così, non è che ti sembra solo) per la persona con cui stai dividendo quello che dovrebbe essere un momento di gioia e felicità. E non si tratta solo dei baci, che fino a lì potrebbe anche passare: no, loro si rilassano in tutto. Al punto che ricevere una piccola sorpresa o una tenerezza inaspettata, cosa che rende felice qualunque donna dai 7 ai 700 anni, diventa meno probabile di una vincita milionaria al Superenalotto. E cosi i rapporti, che siano di lungo corso o «avventurosi», si intristiscono e poi magari finiscono pure.
Ma gli «antibacio» nostrani, sempre secondo Terry, sono in buona compagnia: il labbra su labbra ha una valenza negativa in molte culture o non è praticato. Ad esempio tra gli indigeni Nahua del Centro America il bacio è un atto di devozione riservato ai santi e ai sacerdoti. In Bangladesh dare un bacio sulla guancia come amici non è visto di buon grado. In Giappone è un tabù e in Cina è considerato poco igienico. E invece, spiega ancora Terry, è ormai acclarato scientificamente che il bacio fa bene alla salute: «Quando ci si bacia in modo appassionato, con baci umidi e ripetuti, ci si sottopone a un test genetico in quanto vengono messi a confronto due risposte immunitarie che, più differenti sono, più conferiscono al nascituro una salute di ferro. L’umettamento salivare, secondo la filematologia, scienza che studia il bacio, è molto importante, in quanto attraverso la saliva il maschio dà alla femmina testosterone, mentre riceve da essa della benzodiazepina che serve ad abbassare la sua libido. Ma il bacio fa anche dimagrire ed è persino un anti-aging. Infatti il bacio emotivo, che determina quella sensazione di cuore in gola in seguito alla produzione di adrenalina in circolo, può portare a un consumo di 150 calorie, come massimo. E quando si bacia vengono attivati ben 34 muscoli facciali che rendono la pelle del viso più distesa e radiosa. Basti pensare che a livello delle labbra ci sono ben 10.000 terminazioni nervose che acquisiscono una serie d’informazioni sulle sensazioni di piacere evocate dal bacio, creando una rete di collegamenti neuronali». Insomma, baciatevi e siate felici.
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