Un interessante sviluppo del pensiero secondo secondo Robert Dilts
di Terry Bruno. Per la PNL, il cervello ha 5 livelli di elaborazione, 5 di pensiero e 5 di modi di essere.
Robert Dilts, uno dei più eminenti studiosi di PNL, asserisce che il nostro cervello ha vari livelli di elaborazione, a cui corrispondono diversi livelli di pensiero e di modi di essere. Cosa significa tutto questo? Che se vogliamo effettuare dei cambiamenti dobbiamo considerare ciascuno di questi livelli. Quindi noi siamo e diventiamo ciò che pensiamo.
Cinque livelli interdipendenti
Dal punto di vista psicologico, questi livelli sono cinque e sono dipendenti tra loro, per cui se si modifica un livello ne vengono influenzati anche gli altri, in particolare quelli sottostanti.
Dilts li ha chiamati Livelli Logici e vengono suddivisi in una struttura gerarchica a forma piramidale, dove quelli superiori influenzano quelli inferiori. A questi cinque livelli ne è stato aggiunto un sesto che riguarda la Mission.
Ma vediamoli meglio nel dettaglio e cerchiamo di capire insieme a cosa servono e come possono aiutarci nella nostra vita.
Alla base della piramide abbiamo l’ambiente, il contesto fisico e sociale in cui ci si trova, con i suoi limiti e stimoli esterni, che risponde alle domande: dove, quando?, con chi?. Su questo livello si agisce con il comportamento, che risponde alla domanda: cosa?. Due persone possono trovarsi nello stesso ambiente, ma avere risultati diversi e questo dipende da “cosa” fanno, cioè dal loro comportamento.
Il comportamento, a sua volta, è guidato dalla nostra mappa del mondo e dalle nostre strategie, capacità, e questo livello, superiore al precedente, risponde alla domanda come?, cioè come metto in atto un determinato comportamento. Dobbiamo tener presente che la percezione che noi abbiamo delle nostre abilità (mappa del mondo), spesso non corrisponde alla realtà, in quanto è il frutto delle nostre convinzioni che si sono sviluppate nel nostro percorso di vita, trasformandosi in credenze.
Come aumentre la fiducia in se stessi
Ogni volta che noi aumentiamo la qualità delle nostre capacità, diamo luogo a nuove convinzioni che possono migliorare la nostra fiducia in noi stessi. Siamo passati al livello superiore delle convinzioni, credenze e valori, che ci guidano nel periglioso e calmo mare della nostra vita.
Questo livello risponde alla domanda: perché?. Infatti tutti i nostri comportamenti sono influenzati da ciò in cui noi crediamo e dai valori che per noi sono importanti (fede, giustizia, amore, autorealizzazione, famiglia…).
Quello in cui crediamo fa sì che i nostri comportamenti possano essere efficaci e attuabili, dando origine alla nostra identità, che risponde alla domanda chi? L’immagine di noi, di chi siamo, va a influenzare i livelli sottostanti, cioè il rapporto tra come uno si vede, i propri valori e i propri comportamenti.
Ultimo livello è la mission, che risponde alla domanda: per chi, per cosa?, cioè il contributo che si può dare alla collettività e la propria appartenenza a essa. Capire ciò per cui una persona vive è un potente incentivo per superare gli ostacoli e le difficoltà che sorgono nel percorso di vita.
L’importanza della piramide nella nostra vita
La piramide dei livelli logici di Robert Dilts è di grande importanza in psicologia, in quanto aiuta a capire che, se c’è qualcosa che non ci soddisfa nella vita o in quel determinato momento, cosa c’è alla base della nostra difficoltà.
Avete mai notato che alcune volte non riusciamo a raggiungere ciò che vogliamo? Ma lo vogliamo veramente? E cosa c’impedisce di farlo? È importante andare più in profondità dentro di noi, per poi magari scoprire che delle nostre credenze o una cognizione negativa di noi stessi, ci ha portato a boicottarci.
Quando sperimentiamo una fase di difficoltà chiediamoci, in termini di livelli logici, se tale problema derivi veramente dall’esterno o non si sta adottando un comportamento idoneo al contesto.
Oppure se questa difficoltà è dovuta al fatto di non avere una strategia adeguata, in modo da poter creare il comportamento richiesto. O ancora se ci sono convinzioni che ci limitano interferendo con il raggiungimento degli obiettivi da raggiungere. E infine se c’è qualche interferenza nella propria identità.
Come scoprire e risolvere le difficoltà
La nostra casa è sempre in disordine, siamo in ambito del contesto, ambiente. Se ci diciamo: “Non metto le cose a posto”, siamo a livello di comportamento.
Se invece asseriamo: “Non so come mettere a posto le cose”, stiamo parlando di capacità. Nella frase: “Non metto in ordine perché poi non trovo le cose”, ci stiamo riferendo alla propria convinzione che giustifica il disordine. Invece, dire: “Sono una persona disordinata”, definiamo noi stessi e quindi la propria identità.
Come potete vedere, già il modo in cui noi ci esprimiamo definiamo a che livello ci troviamo. Se il problema è a livello di comportamento il cambiamento sarà più facile perché basta ristrutturare la credenza che è alla base per poterlo ottenere. Più saliamo di livello, più ardimentoso è il cambiamento.
Se parlando con gli altri vi è capitato di dire: “Sono un fumatore”, state esprimendo un giudizio a livello d’identità. Se invece diceste: “Forse non sono un fumatore, ma non ho ancora imparato a rilassarmi senza le sigarette”, la vostra valutazione è sul comportamento, che è più facile cambiare.
Se in una coppia uno dice all’altro: “Ti comporti in modo inaffidabile”, ha un impatto inferiore rispetto al dire: “Sei inaffidabile”. Nel primo caso è più facile il cambiamento andando a capire, ad esempio, quali diverse strategie si possono utilizzare, mentre l’identità è più difficile da modificare.
I livelli logici, quindi, ci aiutano a identificare cosa c’è dietro il nostro pensiero e i modelli mentali spesso nascosti alla nostra consapevolezza. Voi potete pensare quello che volete e potete scegliere quello che per voi ha più importanza. Una cosa è certa che nessuna circostanza esterna può impedirvi di fare le vostre scelte, perché voi siete ciò che pensate!