La PNL, un mondo da scoprire

di Terry Bruno. Inizia una serie sulla PNL, un efficace metodo di comunicazione utile nel mondo del lavoro e nelle relazioni interpersonali.

Oggi parliamo di PNL, acronimo di Programmazione NeuroLinguistica. È un metodo psicologico molto richiesto negli ultimi anni in ambito sportivo, aziendale, da esperti di comunicazione e formatori. È una sintesi di tecniche e di contributi provenienti dalla linguistica, dalla neurologia e psicologia. L’obiettivo è quello di raggiungere l’eccellenza nella comunicazione efficace, grazie agli studi effettuati su persone particolarmente abili nel comunicare.

Ma come e dove nasce la PNL?

Grinder e BandlerEssa nasce e si sviluppa in California negli anni 70 ad opera del matematico e psicologo Richard Bandler e del linguista e psicologo John Grinder. I due studiosi in seguito al suggerimento di Bateson, biologo, antropologo e psichiatra, filmarono, registrarono e studiarono quanto faceva un grande psicoterapeuta, Milton Erickson negli USA in quegli anni.

La loro osservazione fu estesa anche a Virginia Satir (terapista familiare), Fritz Pearls (inventore della Gestalt terapia) e ad altri validi terapeuti. Giunsero così a scoprire l’esperienza soggettiva di una persona e come trasferire un comportamento da una persona a un’altra.
In pratica il loro obiettivo fu quello di capire quali strategie mentali e comportamenti utilizzavano gli uomini di successo, per poterli poi insegnare ad altri.

Strategie mentali: il Modellamento
È stato così introdotto il concetto di Modeling (Modellamento), che vuol dire acquisire in modo diretto o indiretto schemi di pensiero, atteggiamenti e/o comportamenti degli altri.
In realtà questo modo di agire lo facciamo tutti quanti noi da quando nasciamo.

Avete mai visto un bambino piccolo cosa fa quando l’adulto parla? Lo osserva in continuazione per poi ripetere pian piano le parole. Madre
Molto spesso ripete le inflessioni, le assenze di alcune lettere, come la erre o la esse, sino al momento in cui trova una sua strada, un suo modo di essere.

La stessa cosa avviene quando impara a camminare. Osserva e applica cosa fanno gli adulti. Infatti quante volte diciamo: “Cammina come suo padre”, “È tutta sua madre”. Ebbene tutto questo avviene in modo inconscio.

La differenza tra teoria e modello
Allora potreste chiedervi a cosa serve il modellamento, a capire cosa fare e ad applicarlo nel momento in cui si è in difficoltà. Si può modellare un’attività sportiva, una performance lavorativa, uno stato emozionale. Pensate alle volte che avete detto e sentito dire: “Se c’è riuscito lui, posso farcela ance io”. Ed ecco che incominciate a osservare e a capire cosa ha fatto per riuscirci.

Quando faccio i corsi di formazioni in PNL, per spiegare il modellamento parto dalla differenza tra teoria e modello. Ebbene il modello descrive come funziona un sistema, mentre la teoria tenta di spiegare perché il sistema funziona in un certo modo. La teoria s’interessa del perché, il modello del come.

Le sequenze dei gesti da compiere

Per capire meglio questa differenza facciamo l’esempio di un bambino che vuol fare volare un aeroplanino di carta che gli ha costruito suo padre.
La teoria gli può spiegare perché un aereo di carta vola nell’aria, perché bisogna dargli una certa forma, i rapporti tra le ali, la densità dell’aria, ecc.. Il modello invece è dato dall’osservazione di come si costruisce un aereo di cartOcchioa in modo da poterne fabbricarne un altro o altri con le stesse prestazioni.

Si dovrà, quindi, fare molta attenzione alla sequenza dei gesti da compiere per raggiungere lo stesso risultato. Non esistono, quindi, teorie ma cose osservabili. In estrema sintesi la PNL è un insieme di tecniche sempre più efficaci per organizzare le rappresentazioni sensoriali che a loro volta determinano il comportamento.

La PNL allora aiuta a capire chi siamo, come pensiamo, come ci comportiamo, in poche parole a conoscere meglio se stessi. In questo modo possiamo capire come raggiungere i nostri obiettivi, in ambito professionale e personale. Come motivarci. Come ristrutturare i nostri pensieri negativi e le credenze limitanti. Come migliorare le nostre capacità comunicative e relazionali. Ma anche come affrontare l’ansia, lo stress e le fobie.

Avremo modo di capire meglio la Programmazione Neurolinguistica con i vari approfondimenti che tratteremo in seguito.
(Prima puntata – continua)

Se questo articolo ti è piaciuto condividilo