Workshop ottobre 2019, Firenze, Fiera Didacta
Il Public Speaking consente di entrare in relazione con gli altri. Non è solo una competenza innata ma anche un’arte che può essere sviluppata tramite l’esercizio e un costante allenamento. Mediante alcune accortezze è possibile rendere un discorso più incisivo e efficace. Viviamo attraverso il nostro comportamento e ci esprimiamo attraverso il rapporto con gli altri: siamo talmente in interazione che una qualsiasi modificazione di ciascuno di noi comporta un cambiamento di tutti gli altri.
Uno stesso messaggio o una stessa “reazione” possono assumere significati diversi se espressi in un certo ambiente o in un altro, in un contesto socioculturale piuttosto che in un altro.
La comunicazione è comportamento
Il fenomeno della comunicazione non dipende da ciò che si trasmette, ma da quanto accade in chi riceve, da come questo è strutturato, dalle sue precedenti esperienze – dalla sua mappa del mondo. Ciò che vive nella nostra testa, il contenuto delle nostre descrizioni (mappe), non è la realtà (il territorio). Per comunicare in modo efficace è importante mettere in comune mappe diverse e ampliare l’area condivisa.
Nella comunicazione si possono distinguere un aspetto di contenuto e un aspetto di relazione, e il secondo qualifica il primo.
Oltre il parlare, voluto, che chiamiamo comunicazione verbale, nella realtà si “parla” e si informa anche con il nostro corpo, con i nostri atteggiamenti, con le nostre scelte, usando in tal modo non il tradizionale linguaggio ma un altro che è chiamato paralinguaggio. Entriamo nell’ambito della comunicazione non verbale. Nella frase:
“Non è quello che mi ha detto, ma come me lo ha detto!” è raccolto tutto il significato dell’importanza di raggiungere l’eccellenza nella comunicazione in un’organizzazione. Quindi il solo messaggio veramente importante è ciò che l’altra persona percepisce.
Quando il cliente arriva ci impiega 30 secondi a farsi una prima impressione del locale e difficilmente la cambierà perché essa si imprime inesorabilmente nel cervello. L’interazione non verbale va pensata e curata in ogni minimo dettaglio.
Ma cosa s’intende per accoglienza?
Per accoglienza si intende, lo stato d’animo che ci rende disponibili verso il cliente. occorre allora:
Le frasi di cortesia dovranno alternarsi alle spiegazioni più accurate, sempre tenendo presente che:
b) quando si parla, le pause sono più importanti delle parole, perché ne rafforzano il senso e ne caricano la potenza evocativa.
Il tono della voce, il sorriso, la cordialità, il modo di muoversi e di vestire sono elementi chiave per stabilire la disponibilità verso il cliente, e una comunicazione efficace. Inoltre è necessario avere un buon comportamento, muoversi con garbo, assumere distanze interpersonali adeguate, annuire durante una conversazione, usare il giusto tono di voce. È necessario usare un vocabolario professionale e corretto, essere chiari, sintetici, informativi.
Imparando a comunicare si pongono le basi di una professione ricca di passione e opportunità.